Creste sinuose nelle vicinanze di Aeolis Mensae
NASA/JPL-Caltech/UArizona
Creste sinuose nelle vicinanze di Aeolis Mensae
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Questa osservazione copre parte di un deposito a forma di ventaglio che si trova nella regione marziana di Aeolis Mensae.

La struttura superficiale più evidente è composta da una serie di creste lineari parallele. Inoltre possiamo notare parecchie creste che hanno la cima piatta. Queste ultime non seguono la direzione delle creste rettilinee e si intersecano in diversi punti.

Le formazioni sinuose visibili nelle zone più meridionali dell’immagine sono sepolte parzialmente dal materiale che forma le creste lineari, mentre nella zona nord dell’immagine si verifica il fenomeno contrario. Questo fatto potrebbe stare ad indicare che le formazioni rettilinee sono state erose di più a nord che a sud, ma potrebbe essere anche l’effetto di una storia geologica molto più complessa nella quale le creste serpeggianti si sono formate in tempi diversi. Nella zona nord-est dell’immagine si nota una cresta sinuosa che sembra sovrapposta ad un’altra, ciò supporta l’ultima ipotesi presentata.

Le creste rettilinee potrebbero essere “yardangs”. Gli “yardangs” si formano quando il terreno viene eroso dal vento, producendo delle strutture allungate, allineate con la direzione dei venti prevalenti. Molte delle creste presentano delle stratificazioni e appaiono spezzate in blocchi di roccia. Le stratificazioni dimostrano che ci sono stati molteplici episodi di deposizione di materiale, mentre la presenza di blocchi di roccia indica che il materiale di cui è costituito il terreno è stato in una certa misura consolidato.

Le creste serpeggianti potrebbero essere vecchi canali di scolo che sono stati erosi fino a formare un ‘rilievo inverso’, dove una struttura che in origine si trovava sul fondo ora si trova in una posizione più elevata. Questo accade quando il canale di deflusso è più resistente all’erosione delle zone circostanti, sia a causa della cementificazione operata dall’acqua o a causa della presenza di grandi rocce che non vengono erose facilmente.

In questo caso, le formazioni serpeggianti contengono alcuni macigni alla portata della risoluzione di HiRISE, che generalmente sembrano lisci ed uniformi. Esse contengono anche delle fratture che in alcune zone tagliano l’intera cresta. Entrambe queste osservazioni sono compatibili con la cementificazione del fondo di antichi canali fluviali.

Traduzione: Roberto Gorla

 
Data di acquisizione
21 gennaio 2007

Ora su Marte
3:51 PM

Latitudine (centrata)
-6.2°

Longitudine (Est)
151.4°

Altitudine della sonda
302.6 km

Scala originale dell’immagine
di 30.3 cm/pixel (con 1 x 1 binning) a 60.5 cm/pixel (con 2 x 2 binning)

Scala dell’immagine proiettata:
25 cm/pixel

Immagine proiettata
Equirettangolare (e il nord è su)

Angolo di emissione
29.3°

Angolo di fase
31.2°

Angolo di incidenza del Sole
59°, e il Sole è localizzato 31° sopra l’orizzonte

Longitudine solare
170.1°, estate settentrionale

JPEG
Nero e bianco:
proiettato  non proiettato

Colore IRB:
proiettato  non proiettato

Colori combinati IRB:
proiettato

Colori combinati RGB:
proiettato

Colore RGB:
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Nero e bianco:
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Colore IRB:
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JP2 EXTRAS
Nero e bianco:
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proiettato  (284 MB)
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Colori combinati IRB:
proiettato  (407 MB)

Colori combinati RGB:
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Colore RGB:
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3D
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NB
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RGB: Rosso–verde–blu


Addenda
Il Jet Propulsion Laboratory della NASA dirige la sonda MRO. La fotocamera fu costruita da Ball Aerospace & Techologies Corp., e il suo progetto è realizzato dall’Università dell’Arizona.