Dune che brillano in Syria Planum
NASA/JPL-Caltech/UArizona
Dune che brillano in Syria Planum
ESP_032735_1680
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Questa immagine mostra dei curiosi depositi di colore brillante in Syria Planum, regione situata ad un’altitudine elevata vicino alla sommità delle alture di Tharsis.

Syria Planum ha una storia di cambiamenti superficiali documentati da osservazioni telescopiche ed orbitali a bassa risoluzione, che partono dall’epoca delle sonde Viking. I cambiamenti della superficie derivano dall’incessante deposizione e rimozione di polvere di colore chiaro trasportata dai venti che soffiano da nord a sud lungo la superficie di roccia scura.

Le osservazioni notturne all’infrarosso effettuate dallo strumento THEMIS della sonda Mars Odyssey hanno identificato delle zone isolate dove si sono accumulati spessi depositi di polvere. Tali depositi sono più freddi (quindi più scuri) della roccia sia di giorno che di notte. L’immagine ripresa da HiRISE è centrata su uno di questi punti freddi per osservare l’interazione della polvere con la topografia locale.

Esaminando l’immagine si può vedere che qui la polvere si è accumulata in una matrice lineare di creste spezzate, posizionate a distanza di 50 metri l’una dall’altra, che si estendono per decine o centinaia di metri di lunghezza. I depositi di polvere sono visibili lungo il bordo di un cratere ma molti dei depositi di materiale eiettato dall’impatto sono stranamente liberi dalla polvere.

A piena risoluzione, le creste sembrano possedere una morfologia chiaramente differente da quella delle dune di sabbia e dai brillanti crinali obliqui, di origine eolica, diffusi in altre zone di Marte. Le pareti in pendenza delle creste si trovano sul lato sopravento, opposto a quello delle dune di sabbia. Le creste sono arrotondate, cosa che fa pensare che i depositi siano ancora oggi erosi dal vento. Nei depositi si vede una fine stratificazione, fatto che forse indica che la polvere e la sabbia si depositano a fasi alterne.

Depositi di questo tipo indicano che mentre Marte dei giorni nostri è un ambiente relativamente benigno, nel recente passato la superficie del pianeta è stata spazzata da venti molto più violenti, forse durante i periodi di forte obliquità dell’inclinazione dell’asse di rotazione del pianeta.


 
Data di acquisizione
21 luglio 2013

Ora su Marte
2:18 PM

Latitudine (centrata)
-11.7°

Longitudine (Est)
252.6°

Altitudine della sonda
252.4 km

Scala originale dell’immagine
di 25.2 cm/pixel (con 1 x 1 binning) a 50.5 cm/pixel (con 2 x 2 binning)

Scala dell’immagine proiettata:
25 cm/pixel

Immagine proiettata
Equirettangolare (e il nord è su)

Angolo di emissione
0.1°

Angolo di fase
35.6°

Angolo di incidenza del Sole
36°, e il Sole è localizzato 54° sopra l’orizzonte

Longitudine solare
354.8°, inverno settentrionale

JPEG
Nero e bianco:
proiettato  non proiettato

Colore IRB:
proiettato  non proiettato

Colori combinati IRB:
proiettato

Colori combinati RGB:
proiettato

Colore RGB:
non proiettato

JP2 per scaricare
Nero e bianco:
proiettato (612 MB)

Colore IRB:
proiettato (392 MB)

JP2 EXTRAS
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Colore IRB:
proiettato  (130 MB)
non proiettato  (375 MB)

Colori combinati IRB:
proiettato  (184 MB)

Colori combinati RGB:
proiettato  (178 MB)

Colore RGB:
non proiettato  (365 MB)
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NB
IRB: Infrarosso–rosso–blu
RGB: Rosso–verde–blu


Addenda
Il Jet Propulsion Laboratory della NASA dirige la sonda MRO. La fotocamera fu costruita da Ball Aerospace & Techologies Corp., e il suo progetto è realizzato dall’Università dell’Arizona.