Strutture concentriche del Meridiani Planum
NASA/JPL-Caltech/UArizona
Strutture concentriche del Meridiani Planum
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Questa fotografia mostra diverse inusuali strutture di forma quasi circolare, con un diametro che varia da 300 a 600 metri, che sembrano essersi formate all’ interno di flussi di materiale di colore chiaro in Meridiani Planum, Queste strane formazioni sono state in precedenza osservate nella immagine E12-01295 ripresa dalla camera MOC della sonda Mars Global Surveyor.

Nell’ immagine ripresa dalla HiRISE si possono vedere dettagli che forniscono ulteriori indizi sull’ origine di queste misteriose formazioni. Gli anelli scuri che si trovano dentro le strutture concentriche appaiono più scabri rispetto alle zone circostanti. Il materiale più chiaro all’ interno del quale si sono formati è fortemente fratturato, stando ad indicare che esso è piuttosto fragile. Parecchi piccoli crateri da impatto che si trovano nelle zone chiare hanno prodotto getti di materiale scuro eiettato, dimostrando così che lo strato chiaro superficiale può essere spesso al massimo pochi metri.

Queste formazioni presentano margini lisci che sono separati dalle attorcigliate zone centrali per mezzo di una zona confinale che ha una diversa natura morfologica e composizionale.

Per una completa spiegazione del fenomeno occorrono ulteriori e dettagliate analisi, ma le osservazioni di cui disponiamo suggeriscono che le formazioni di colore chiaro e a forma di lobo potrebbero essere state prodotte in passato da un flusso d’ acqua ricco di sedimenti fluviali. Le strutture circolari all’ interno del flusso potrebbero essersi formate per l’ essicazione e la contrazione dei sedimenti, in modo simile a ciò che avviene nei “mosaici di fango” ma su scala molto più ampia. Oppure potrebbero essersi formate tramite un processo chiamato “diapirismo”, nel quale sulla superficie del terreno ricoperto di sedimenti asciutti si forma una crosta solida più densa dell’ impasto sottostante, saturato dall’ acqua. Sulla Terra, tali impasti di acqua e sabbia messi in pressione dal sovraccarico del terreno soprastante possono risalire alla superficie per formare delle vere e proprie eruzioni di sabbia mista ad acqua che raggiungono altezze di centinaia di metri. Siano state formate dalla essicazione del fango oppure dalla iniezione di sabbie, queste stranissime formazioni hanno registrato un momento unico della storia di Marte, molto lontano nel tempo.

Traduzione: Roberto Gorla

 
Data di acquisizione
13 settembre 2010

Ora su Marte
3:33 PM

Latitudine (centrata)
-1.8°

Longitudine (Est)
2.9°

Altitudine della sonda
268.7 km

Scala originale dell’immagine
26.9 cm/pixel (con 1 x 1 binning) e gli oggetti di 81 cm attraverso sono risolti

Scala dell’immagine proiettata:
25 cm/pixel

Immagine proiettata
Equirettangolare (e il nord è su)

Angolo di emissione
0.9°

Angolo di fase
54.3°

Angolo di incidenza del Sole
55°, e il Sole è localizzato 35° sopra l’orizzonte

Longitudine solare
147.5°, estate settentrionale

JPEG
Nero e bianco:
proiettato  non proiettato

Colore IRB:
proiettato  non proiettato

Colori combinati IRB:
proiettato

Colori combinati RGB:
proiettato

Colore RGB:
non proiettato

JP2 per scaricare
Nero e bianco:
proiettato (516 MB)

Colore IRB:
proiettato (239 MB)

JP2 EXTRAS
Nero e bianco:
proiettato  (235 MB)
non proiettato  (281 MB)

Colore IRB:
proiettato  (74 MB)
non proiettato  (240 MB)

Colori combinati IRB:
proiettato  (142 MB)

Colori combinati RGB:
proiettato  (136 MB)

Colore RGB:
non proiettato  (229 MB)
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NB
IRB: Infrarosso–rosso–blu
RGB: Rosso–verde–blu


Addenda
Il Jet Propulsion Laboratory della NASA dirige la sonda MRO. La fotocamera fu costruita da Ball Aerospace & Techologies Corp., e il suo progetto è realizzato dall’Università dell’Arizona.