Cambiamenti negli accumuli di polvere ad ovest dell’Alba Mons
NASA/JPL-Caltech/UArizona
Cambiamenti negli accumuli di polvere ad ovest dell’Alba Mons
ESP_032709_2210
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Questa immagine, che ritrae una regione a ovest del vulcano Alba Mons, è stata scattata allo scopo di monitorare i possibili cambiamenti su una superficie ricoperta da uno spesso strato di polvere dopo un arco temporale di tre anni marziani. E' stata acquisita sotto le stesse condizioni di illuminazione e quasi sotto lo stesso angolo di osservazione della precedente immagine scattata nel 2007.

L’immagine precedente mostra depositi di polvere accumulata nella parte sottovento di alcuni ostacoli topografici, apparentemente formati dai venti che soffiano sulla superficie. Questi depositi, soprannominati “baffi”, sono evidentemente molto rari su Marte, in quanto, finora, sono stati trovati solo in alcuni luoghi come la cima di Tharsis e sui fianchi dei vulcani giganti. Sia l’età che la loro origine è ancora poco chiara.

Ci aspettavamo che dei cambiamenti dovuti al vento locale potesse aver modificato l’aspetto di questi depositi soprattutto perché la bassa quota a cui si trovano questi depositi è soggetta a venti più intensi. L’atmosfera è più densa nelle regioni situate vicino “al livello del mare” marziano, per questo i venti hanno un’azione erosiva più intensa e sono capaci di trasportare più sedimenti.

Un confronto di questa immagine con quella presa nel 2007 non mostra differenze importanti nei depositi di polvere. L’analisi dell’immagine ad alta risoluzione è ancora in corso, ma è già evidente che la superficiali non ha subito grandi cambiamenti durante i tre anni marziani trascorsi tra i due scatti. Questo è istruttivo in quanto ci dice che i depositi di polvere sono molto resistenti all’erosione del vento e inoltre che in quest’arco di tempo non si è verificato nessun nuovo accumulo di polvere (sotto venti normali, l’ultima grande tempesta di polvere globale si è verificata nei primi mesi del 2007). Questo risultato ci suggerisce come questi depositi si sono formati e si evolvono molto lentamente, su scale temporali molto più lunghe di tre anni, oppure si sono formati in passato remoto, quando i venti erano molto più forti di quelli odierni.

Traduzione: Pasquale Sciarretta


 
Data di acquisizione
19 luglio 2013

Ora su Marte
2:08 PM

Latitudine (centrata)
40.9°

Longitudine (Est)
235.9°

Altitudine della sonda
292.5 km

Scala originale dell’immagine
29.3 cm/pixel (con 1 x 1 binning) e gli oggetti di 88 cm attraverso sono risolti

Scala dell’immagine proiettata:
25 cm/pixel

Immagine proiettata
Equirettangolare (e il nord è su)

Angolo di emissione
4.1°

Angolo di fase
49.6°

Angolo di incidenza del Sole
52°, e il Sole è localizzato 38° sopra l’orizzonte

Longitudine solare
353.8°, inverno settentrionale

JPEG
Nero e bianco:
proiettato  non proiettato

Colore IRB:
proiettato  non proiettato

Colori combinati IRB:
proiettato

Colori combinati RGB:
proiettato

Colore RGB:
non proiettato

JP2 per scaricare
Nero e bianco:
proiettato (941 MB)

Colore IRB:
proiettato (538 MB)

JP2 EXTRAS
Nero e bianco:
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non proiettato  (458 MB)

Colore IRB:
proiettato  (187 MB)
non proiettato  (372 MB)

Colori combinati IRB:
proiettato  (260 MB)

Colori combinati RGB:
proiettato  (255 MB)

Colore RGB:
non proiettato  (374 MB)
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NB
IRB: Infrarosso–rosso–blu
RGB: Rosso–verde–blu


Addenda
Il Jet Propulsion Laboratory della NASA dirige la sonda MRO. La fotocamera fu costruita da Ball Aerospace & Techologies Corp., e il suo progetto è realizzato dall’Università dell’Arizona.