Depositi di Opale nei pressi della Valles Marineris
NASA/JPL-Caltech/UArizona
Depositi di Opale nei pressi della Valles Marineris
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Le composizione chimica di Marte era poco conosciuta fino a quando l’inizio delle missioni di esplorazione ha permesso la realizzazione della mappatura della superficie con spettrometri termici e del vicino infrarosso.

Il CRISM a bordo dell’MRO è lo strumento di analisi, a queste lunghezze d’onda, più avanzato che ha come obiettivo questa particolare regione in quanto dei minerali esotici sono stati individuati nelle sue vicinanze. Sia i solfati che la silice idrata sono stati identificati in questo settore grazie alle loro firme spettrali nel vicino infrarosso. I minerali sono stati scoperti vicino al bordo della Valles Marineris, il gigantesco sistema di canyon di Marte. Le regioni stratificate di quest’area si pensa siano molto antiche, con un’età di circa 3 miliardi di anni. I solfati hanno uno spettro simile alla jarosite, un solfato basico di potassio e ferro.


Se queste tutte le ipotesi sono corrette, il minerale è stato creato dalla precipitazione di altri minerali in fluidi acidi a bassa temperatura o dall’alterazione a bassa temperatura di basalto in acqua. Le immagini riprese da HiRISE di queste stratificazioni di colore chiaro in altre zone della Valles Marineris mostrano dei canali invertiti ed altre indicazioni morfologiche che lasciano presupporre lo scorrere di acqua.


Questa immagine fornisce alcuni indizi su come i minerali sono presenti sulla superficie. La antiche rocce a bande emergono da sotto una serie di dune molto più giovani. Sono inoltre visibili delle bande di colore più chiaro alternate a bande leggermente rossastre. Queste bande chiare potrebbero essere delle concentrazioni di opale, mentre le bande scure potrebbe essere delle concentrazioni di jarosite marrone.


Sulla Terra le concentrazioni di opale e selci sono noti in quanto conservano fossili e altre prove biologiche del lontano passato. Anche un piccolo campione di una delle bande chiare di questa regione avrebbe un valore inestimabile per la ricerca scientifica.

Traduzione: Pasquale Sciarretta

 
Data di acquisizione
25 maggio 2011

Ora su Marte
2:20 PM

Latitudine (centrata)
-10.7°

Longitudine (Est)
281.6°

Altitudine della sonda
256.6 km

Scala originale dell’immagine
di 25.7 cm/pixel (con 1 x 1 binning) a 51.3 cm/pixel (con 2 x 2 binning)

Scala dell’immagine proiettata:
25 cm/pixel

Immagine proiettata
Equirettangolare (e il nord è su)

Angolo di emissione
0.7°

Angolo di fase
36.0°

Angolo di incidenza del Sole
35°, e il Sole è localizzato 55° sopra l’orizzonte

Longitudine solare
298.8°, inverno settentrionale

JPEG
Nero e bianco:
proiettato  non proiettato

Colore IRB:
proiettato  non proiettato

Colori combinati IRB:
proiettato

Colori combinati RGB:
proiettato

Colore RGB:
non proiettato

JP2 per scaricare
Nero e bianco:
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Colore IRB:
proiettato (356 MB)

JP2 EXTRAS
Nero e bianco:
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non proiettato  (321 MB)

Colore IRB:
proiettato  (113 MB)
non proiettato  (352 MB)

Colori combinati IRB:
proiettato  (203 MB)

Colori combinati RGB:
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Colore RGB:
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NB
IRB: Infrarosso–rosso–blu
RGB: Rosso–verde–blu


Addenda
Il Jet Propulsion Laboratory della NASA dirige la sonda MRO. La fotocamera fu costruita da Ball Aerospace & Techologies Corp., e il suo progetto è realizzato dall’Università dell’Arizona.