Insieme di crateri da impatto secondari
NASA/JPL-Caltech/UArizona
Insieme di crateri da impatto secondari
ESP_017244_2050
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Questa osservazione è stata eseguita per vedere se i vari fossi presenti in questo luogo erano il risultato dell’interazione di acqua con la lava. Nei terreni attorno a questo luogo c’è una significante quantità d’acqua ghiacciata e i diversi fossi e coni che si possono osservare sono stati creati quando, in passato, la lava inondò i terreni ricchi di acqua.

Tuttavia, in questo caso, HiRISE ha rivelato che i profili circolari presenti in queste terre sono ciò che resta di una incredibile quantità di crateri da impatto (da notare che con il termine “cratere” in geologia si indica sia il foro lasciato da un vulcano, sia dall’impatto di un meteorite e sia per altri processi geologici). La presenza di così tanti crateri è tuttavia insolita. La spiegazione più plausibile è che si tratti di crateri generati dalla ricaduta dei detriti scagliati in alto e provenienti da un grande cratere nelle vicinanze. Per questo motivo vengono chiamati crateri “secondari”, mentre il cratere sorgente più grande è detta “primario”. Purtroppo in questa immagine non è possibile identificare il cratere primario in quanto l’area fotografata è molto piccola.

Traduzione: Pasquale Sciarretta

 
Data di acquisizione
01 aprile 2010

Ora su Marte
3:03 PM

Latitudine (centrata)
24.9°

Longitudine (Est)
169.4°

Altitudine della sonda
291.2 km

Scala originale dell’immagine
58.3 cm/pixel (con 2 x 2 binning) e gli oggetti di 175 cm attraverso sono risolti

Scala dell’immagine proiettata:
50 cm/pixel

Immagine proiettata
Equirettangolare (e il nord è su)

Angolo di emissione
7.3°

Angolo di fase
48.5°

Angolo di incidenza del Sole
41°, e il Sole è localizzato 49° sopra l’orizzonte

Longitudine solare
71.6°, primavera settentrionale

JPEG
Nero e bianco:
proiettato  non proiettato

Colore IRB:
proiettato  non proiettato

Colori combinati IRB:
proiettato

Colori combinati RGB:
proiettato

Colore RGB:
non proiettato

JP2 per scaricare
Nero e bianco:
proiettato (565 MB)

Colore IRB:
proiettato (261 MB)

JP2 EXTRAS
Nero e bianco:
proiettato  (291 MB)
non proiettato  (292 MB)

Colore IRB:
proiettato  (145 MB)
non proiettato  (246 MB)

Colori combinati IRB:
proiettato  (588 MB)

Colori combinati RGB:
proiettato  (545 MB)

Colore RGB:
non proiettato  (231 MB)
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NB
IRB: Infrarosso–rosso–blu
RGB: Rosso–verde–blu


Addenda
Il Jet Propulsion Laboratory della NASA dirige la sonda MRO. La fotocamera fu costruita da Ball Aerospace & Techologies Corp., e il suo progetto è realizzato dall’Università dell’Arizona.